Una buona reputazione è fondamentale per il successo di un’azienda. Ogni attività, infatti, necessita della fiducia di investitori, organi di controllo, dipendenti e clienti che comprino prodotti, usufruiscano di servizi, parlino positivamente dell’impresa e la raccomandino a terzi. Un qualsiasi tipo di errore (es. anche un semplice post pubblicato sui Social Network da un dipendente o da un familiare o una sanzione del Garante Privacy pubblicata) può rapidamente generare una tempesta mediatica con un conseguente danno reputazionale, a volte capace di compromettere il proprio business.
Il rischio reputazionale è il rischio attuale o in prospettiva di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine dell’azienda da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza. Questo rischio può derivare
da eventi sfavorevoli riconducibili ad altre categorie di rischio, come ad esempio:
Il cosiddetto patrimonio reputazionale sta certamente diventando il principale strumento di creazione di valore competitivo, in un contesto di forte concorrenza, modernizzazione e digitalizzazione della comunicazione. Si tratta di un bene intangibile che, come il know-how aziendale, si traduce però in valore misurabile in termini di profitti.